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CCNL Federcasa: avviato il tavolo tecnico per il rinnovo

25 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Argomenti principali la classificazione del personale e le relazioni sindacali

Il 17 e 18 luglio scorsi, è proseguita la riunione della commissione tecnica sul rinnovo del CCNL Federcasa relativo al periodo 2022-2024,  per i dipendenti delle aziende, società ed enti pubblici economici aderenti.
Oggetto principale della trattativa sono state le relazioni sindacali, con l’obiettivo di evidenziare in particolar modo il reinserimento della consultazione quale modalità di relazione e una più ampia disciplina della contrattazione aziendale.
In merito alla contrattazione aziendale, la Uil-Fpl ha chiesto di reintrodurre la dicitura “gli accordi aziendali hanno durata triennale, fatti salvi gli istituiti economici che hanno durata annuale”, al fine di dare la possibilità di revisionare gli importi dei premi dei dipendenti aziendali.
Altro argomento di rilievo è la classificazione del personale e l’attribuzione ai lavoratori delle aree corrispondenti attraverso l’analisi delle mansioni e delle attività afferenti le mansioni svolte e l’individuazione delle declaratorie di appartenenza.
Per la categoria D, relativamente  ai custodi, è stato richiesto il passaggio automatico in area C con un nuovo livello (C4); per gli ispettori, invece, in area A, inquadrati in area B, per le responsabilità connesse.
Richieste, inoltre, nuove figure professionali come il funzionario tecnico/amministrativo in area A e l’impiegato tecnico/amministrativo e gestionale in area B.
I successivi incontri con Federcasa sono stati calendarizzati per i prossimi 25 e 26 settembre.

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Nuovo sportello a sostegno dei contratti di sviluppo nelle filiere produttive strategiche

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Dal 28 luglio al 13 ottobre 2023 sarà operativo un nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo, dedicato a specifiche filiere produttive (Invitalia, comunicato 21 luglio 2023).

Il MIMIT, con il Decreto direttoriale del 18 luglio 2023, ha fissato i termini di apertura e chiusura dello sportello agevolativo, destinato a sostenere la realizzazione di programmi di sviluppo volti a rafforzare la resilienza e lo sviluppo tecnologico delle filiere produttive strategiche. 

 

La misura, che si pone in continuità con lo sportello “Competitività e resilienza delle filiere produttive” attivato nel 2022 con risorse PNRR, ha una dotazione di 391,8 milioni di euro, assegnata dal Ministero delle imprese e del made in Italy e destinata ai programmi di sviluppo realizzati nelle aree del Centro nord del Paese.

 

I progetti agevolati devono prevedere spese e costi ammissibili superiori a 20 milioni, avere una durata non superiore a 36 mesi, essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al soggetto gestore, Invitalia, e riguardare programmi industriali nelle filiere:

  • aerospazio e aeronautica;

  • design, moda e arredo;

  • metallo ed elettromeccanica;

  • chimico e farmaceutico;

  • gomma e plastica;

  • alimentare (esclusa la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli).

Le agevolazioni, ha chiarito Invitalia, verranno erogate nella forma del solo contributo a fondo perduto a favore di programmi produttivi eventualmente accompagnati da progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Non è, dunque, previsto il finanziamento agevolato bensì la sola forma del contributo in conto impianti e del contributo diretto alla spesa.

 

In sostituzione del consueto criterio cronologico con il quale vengono considerate le domande di contratto di sviluppo, è prevista la formazione di una graduatoria per la determinazione dell’ordine di avvio all’istruttoria, basata su specifici criteri di valutazione dei programmi, in ordine di importanza:

 

– l’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
– l’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
– il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.

 

La presentazione delle domande dovrà avvenire, a pena di invalidità, tramite la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia, nell’apposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo nel sito istituzionale, a partire dalle ore 12.00 del giorno 28 luglio 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 13 ottobre 2023.

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CCNL Concerie-Industria: varata la piattaforma contrattuale

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Aggiornamento della parte economica e normativa contrattuale

Nei giorni scorsi a Roma, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, hanno varato la piattaforma per il rinnovo del CCNL applicato ai dipendenti di Aziende del settore della Concia. Il contratto con vigenza triennale dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2026, presente le novità di seguito riportate.
Parte Economica
Previsto un aumento salariale di euro 260,00 (Livello E2).
Relativamente al welfare contrattuale, si richiede l’aumento del contributo a carico delle Aziende destinato a Sanimoda pari ad euro 15,00 oltre ad ulteriore contributo di 2,00 euro per ogni lavoratore, con lo scopo di attivare un’assicurazione contro la non autosufficienza.
Per quel che riguarda invece Previmoda, il Fondo Previdenziale Complementare, si demanda l’incremento al 2,5% (+0,5%) sul trattamento economico annuale, sempre a carico delle Imprese.
Parte normativa
La parte normativa viene articolata su numerose tematiche quali: relazioni industriali con la lotta al dumping contrattuale, all’impegno sulla legalità, sulla tematica degli appalti, della costituzione di un Ente Bilaterale di settore che tenga conto delle specificità dell’ambito, sulla partecipazione dei lavoratori, definendo le specifiche linee guida, lo sviluppo sostenibile, con l’aggiornamento del protocollo.
Altri punti presi in considerazione riguardano: gli inquadramenti, con il riconoscimento del valore della polivalenza e della polifunzionalità e tutta la parte della contrattazione di secondo livello, nonché le stabilizzazioni; il mercato del lavoro per la lotta contro la precarietà e per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Trattato altresì è il lavoro svolto a tempo parziale volontario, nonché la realizzazione delle linee guida sul lavoro agile.
Definiti anche i diritti individuali, quindi la richiesta di permessi ad hoc per patologie invalidanti legate al ciclo mestruale, i temi della violenza di genere, il miglioramento della malattia, congedi parentali, formazione specifica per i migranti e complessiva sul diritto allo studio individuale, agli accomodamenti ragionevoli, soprattutto per i lavoratori fragili e infine l’ambito della sicurezza e dell’ambiente, a partire dal recepimento del Patto della fabbrica legato all’agibilità per gli Rlssa.
La piattaforma contrattuale verrà inviata all’Unione Nazionale Industria Conciaria (UNIC, associazione datoriale di settore aderente a Confindustria), per iniziare il prima possibile le trattative per il rinnovo.

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Sospensione versamenti contributivi e adempimenti per i territori alluvionati, indicazioni dall’INPS

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

In relazione ai datori di lavoro e ai lavoratori che operano nei territori colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, l’INPS fornisce istruzioni operative sulla sospensione dei versamenti e degli adempimenti contributivi e sulla loro ripresa (INPS, circolare 20 luglio 2023, n. 67).

Si tratta, come ormai noto, di uno degli interventi predisposti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.

 

Infatti, il Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), all’articolo 1, comma 2, ha previsto, per i soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori colpiti dagli eventi meteorologici, la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza dalla data del 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023.

 

I soggetti destinatari della sospensione in esame, in particolare, sono i datori di lavoro privati (compresi i datori di lavoro domestico e quelli con natura giuridica privata con dipendenti iscritti alla Gestione pubblica); i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e agricoli); i committenti e i liberi professionisti obbligati all’iscrizione alla Gestione separata.

I datori di lavoro privati con dipendenti e i committenti possono usufruire della misura in argomento soltanto in relazione ai lavoratori che operino nelle sedi ubicate nei territori in questione e, nelle eventuali situazioni di datori di lavoro autorizzati all’accentramento degli adempimenti contributivi, la sospensione in commento riguarda esclusivamente i contributi riferiti alle unità produttive, cantieri e/o filiali ubicati nei medesimi territori.

 

Sono ricompresi nella sospensione anche: i versamenti, in scadenza nel riferito periodo, relativi alle note di rettifica scadute, ai piani di rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa concessi dall’Istituto e agli atti di accertamento da vigilanza documentale; il versamento della prima rata in caso di domanda di rateazione per la quale il relativo pagamento ricada nel predetto periodo di sospensione; le quote di TFR da versare al Fondo di Tesoreria, trattandosi di contribuzione previdenziale equiparata, ai fini dell’accertamento e della riscossione, a quella obbligatoria dovuta a carico del datore di lavoro. La sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali comprende anche quelli relativi alla quota a carico dei lavoratori, fermo restando l’obbligo di versamento all’Istituto, in un’unica soluzione, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro la data di ripresa dei versamenti.

 

L’INPS, con la circolare in oggetto, fornisce le relative indicazioni, nonché le istruzioni operative e contabili concernenti le diverse Gestioni previdenziali interessate, ricordando che non sono rimborsati i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria già versati.

 

Datori di lavoro con dipendenti

 

Per i suddetti datori di lavoro, nel caso in cui l’evento interessi l’intero comune, l’INPS provvederà centralmente all’attribuzione del codice di autorizzazione “9B”, che assume il nuovo significato di “Azienda interessata alla sospensione dei contributi a causa dell’evento alluvionale di cui al D.L. 61/2023”.

 

Nell’ipotesi di datore di lavoro avente sedi operative in comuni colpiti dall’evento eccezionale solo in limitate zone, dovrà essere lo stesso a richiedere alla struttura territoriale competente l’attribuzione del codice di autorizzazione “9B”, indicando l’unità operativa per la quale si chiede la sospensione dei versamenti.

 

Vengono poi date le istruzioni per la corretta compilazione del flusso UniEmens, specificando che per i periodi di paga relativi alle mensilità con competenza da aprile 2023 a luglio 2023, i datori di lavoro di cui si tratta inseriranno nell’elemento <DenunciaAziendale>, <AltrePartiteACredito>, <CausaleACredito> il codice di nuova istituzione “N981”, avente il significato di “Sospensione contributiva causa dell’evento alluvionale di cui al D.L. 61/2023” e le relative <SommeACredito> (che rappresenta l’importo dei contributi sospesi che non può eccedere l’ammontare dei contributi dovuti al netto delle quote associative).

 

Relativamente ai datori di lavoro del settore marittimo contraddistinti dai C.S.C 1.15.02 senza codice autorizzativo (c.a.) 2N o 2S; 1.20.01; 2.01.01 con c.a. 6Z, i periodi di paga oggetto di sospensione sono quelli riferiti alle competenze da febbraio 2023 a maggio 2023.

 

Il risultato dei <DatiQuadratura>, <TotaleADebito> e <TotaleACredito> potrà dare luogo a un credito in favore dell’INPS da versare con le consuete modalità (ossia il modello “F24”), ovvero, a un credito a favore del datore di lavoro o un saldo a zero.

 

I datori di lavoro che abbiano già provveduto all’invio dei flussi di competenza aprile 2023 (e per i datori di lavoro del settore marittimo febbraio 2023) senza avere effettuato il relativo versamento (totale o parziale) dovranno inoltrare, nel caso in cui intendano avvalersi della sospensiva, entro e non oltre il 20 novembre 2023, un flusso di variazione della sola denuncia aziendale con l’esposizione del codice sopra indicato e del relativo importo.

 

La ripresa dei versamenti dei contributi sospesi avverrà entro il 20 novembre 2023 in unica soluzione, senza applicazione di sanzioni e interessi, utilizzando il modello “F24” nel modo riportato nella sottostante tabella.

 

Codice SedeCausale contributoMatricola INPS/Codice INPS/Filiale AziendaPeriodo dalPeriodo alImporti a debito versati
 DSOS PPNNNNNNCCN981mm/aaaa mm/aaaa 

Committenti

 

I soggetti destinatari della sospensione contributiva che hanno instaurato rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e figure similari e che nel periodo di competenza da aprile 2023 a luglio 2023 erogano compensi sui quali è dovuto il contributo previdenziale obbligatorio alla Gestione separata, dovranno riportare, nell’elemento <CodCalamita> di <Collaboratore>, il valore “40”, avente il nuovo significato di “Sospensione contributiva evento alluvionale di cui al Decreto-Legge n. 61/2023. Validità dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023”.

 

I committenti che abbiano già provveduto all’invio del flusso UniEmens relativo ai mesi di competenza in esame, senza avere indicato il codice calamità relativo alla sospensione così come previsto nella circolare, provvederanno entro il 20 novembre 2023 alla relativa modifica dei flussi telematici (si ricorda che essendo un campo “non chiave” è sufficiente l’invio di una nuova denuncia senza effettuare l’eliminazione).

 

I versamenti devono essere effettuati entro il 20 novembre 2023 compilando per ogni periodo mensile interessato sospeso la “Sezione INPS” del modello “F24” nel seguente modo:

 

Codice SedeCausale contributoMatricola INPS/Codice INPS/Filiale AziendaPeriodo dalPeriodo alImporti a debito versati
 CXX/C10 mm/aaaamm/aaaa 

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Ebav Veneto: contributo per calamità naturale o evento atmosferico eccezionale

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Previsto un contributo al dipendente per danni subiti alla propria abitazione a causa di stato di calamità naturale dichiarata dalla Regione o evento atmosferico eccezionale

Per l’anno in corso, il dipendente che abbia subito danni alla propria abitazione a causa di stato di calamità naturale dichiarata dalla Regione o evento atmosferico eccezionale potrà presentare, entro 3 mesi dalla stima danni da parte di un perito professionista, la domanda di contributo agli Sportelli Ebav, presso le Organizzazioni Sindacali.
Unitamente alla domanda, il dipendente dovrà presentare la seguente documentazione:
– copia stima danni da parte di un perito professionista;
– copia verbali di intervento/sopralluogo di VVFF, ULSS, Protezione civile, Comune o perito professionista che confermino con precisione l’evento atmosferico avvenuto.
E’ possibile ricevere il 20% della stima dei danni effettuata da parte di un perito professionista, per un minimo di 200,00 euro ed un massimo di 3.000,00 euro. 
I contributi vengono erogati normalmente entro 3 mesi dalla data scadenza servizio tramite accredito in c/c bancario. La mancanza di dichiarazione IBAN, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, possono determinare la mancata erogazione nei tempi previsti.
Ebav potrà erogare il contributo richiesto esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche dedicate al servizio, oggetto della richiesta del contributo stesso. 

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Incentivo NEET, le indicazioni dell’INPS

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Fornite le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’incentivo per le assunzioni di giovani che non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione (INPS, circolare 21 luglio 2023, n. 68).

L’INPS ha reso note le indicazioni per i beneficiari dell’incentivo cosiddetto NEET (Not engaged in Education, Employment or Training) relativo all’assunzione di giovani che non lavorino e non siano inseriti in un percorso di studi o formazione. L’agevolazione, stabilita dall’articolo 27, comma 1, del D.L. n. 48/2023 (Decreto Lavoro), riconosce a tutti i datori di lavoro privati, a domanda, un incentivo, per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, effettuate a decorrere dal 1° giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2023, di giovani che alla data dell’assunzione non abbiano compiuto il trentesimo anno di età, non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione e che siano registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.

L’incentivo spetta per le assunzioni effettuate anche a scopo di somministrazione e per il contratto di apprendistato professionalizzante.

L’agevolazione NEET è cumulabile con l’esonero per l’occupazione giovanile di cui all’articolo 1, comma 297, della Legge di bilancio 2023, nonché con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi, e comunque nel rispetto dei limiti massimi previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato. In caso di cumulo con altra misura, l’incentivo è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore “NEET” assunto.

L’INPS segnala anche che il decreto dell’ANPAL n. 189 del 19 luglio 2023, pubblicato sul sito dell’Agenzia, ha fornito ulteriori chiarimenti circa l‘ambito di applicazione della misura e ha effettuato la ripartizione delle risorse economiche destinate a finanziare l’incentivo su base regionale.

Il modulo di istanza on-line “NEET23”, mediante il quale sarà possibile prenotare le risorse destinate a finanziare l’incentivo in trattazione, invece, sarà reso disponibile sul portale istituzionale dell’INPS a partire dal 31 luglio 2023.

 

Assetto e misura dell’incentivo

 

L’espresso riferimento alla retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali quale parametro di riferimento per la quantificazione del beneficio comporta che l’incentivo in trattazione debba essere considerato di tipo economico, ossia da parametrare alla retribuzione erogata ai nuovi assunti e non alla contribuzione datoriale dovuta. Pertanto, qualora dall’utilizzo della misura scaturisca un credito per il datore di lavoro rispetto ai contributi dovuti per il rapporto incentivato, tale credito può essere utilizzato a conguaglio sull’intera posizione debitoria del datore di lavoro.

L’incentivo deve essere fruito, ordinariamente, per ciascuna mensilità, entro il mese successivo a quello di svolgimento della prestazione lavorativa. Il periodo di fruizione dell’incentivo può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, consentendo, in tale ipotesi, il differimento temporale del periodo di godimento del beneficio. Tuttavia, anche in questa ipotesi, l’incentivo deve essere fruito, a pena di decadenza, entro il termine perentorio del 28 febbraio 2025. Ciò implica che non sarà possibile recuperare quote di incentivo in periodi successivi rispetto al termine previsto e l’ultimo mese in cui si potranno operare regolarizzazioni e recuperi di quote dell’incentivo è quello di competenza del mese di gennaio 2025.

Infine, nella circolare in commento, l’Istituto fornisce, tra l’altro, chiarimenti in merito alle condizioni di spettanza dell’incentivo, sul coordinamento con altre agevolazioni, sul procedimento di ammissione, sulla definizione cumulativa posticipata delle prime istanze e sulla modalità di esposizione dei dati relativi all’incentivo nel flusso Uniemens.

 

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CCNL Rai: premio di risultato 2023

24 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Prevista a ottobre l’erogazione parziale del Premio di Risultato riferito all’esercizio 2022 per quadri, impiegati ed operai dipendenti da RAI-Radiotelevisione Italiana, Rai Cinema, Rai Com e Rai Way

I sindacati hanno comunicato che con le competenze del mese di ottobre verrà erogato il Premio di Risultato riferito all’esercizio 2022 per i dipendenti di RAI-Radiotelevisione Italiana, Rai Cinema, Rai Com e Rai Way.
La misura sarà pari al 70,6% dell’ammontare teorico massimo per ciascun livello.
Per i lavoratori a tempo determinato l’importo dovrà essere proporzionato ai mesi effettuati nell’anno solare, valutando le assenze con gli stessi criteri previsti per il personale a tempo indeterminato.
Di seguito gli i gli importi lordi riferita a ciascun livello di inquadramento.

Livello Importo 
A1.524,00
1 1.399,00
21.302,00
31.205,00
4 1.115,00
5 1.032,00
6935,00
7866,00
8 783,00
9693,00

Entro l’8 ottobre il lavoratore può scegliere, attraverso il portale “Raiperme”, di fruire del Premio di Risultato secondo una delle seguenti modalità:
 – pagamento del 100% del Premio di Risultato in busta paga;
 – destinare il 50% del Premio di Risultato al Fondo CRAIPI (se iscritto) e pagamento del restante 50% in busta paga;
 – destinare il 100% del Premio di Risultato al Fondo CRAIP (se il dipendente è iscritto al Fondo);
–  destinare il 50% del Premio di Risultato in servizi welfare e il restante 50% in busta paga (l’importo sarà maggiorato dell’8%);
– destinare il 100% del Premio di Risultato in servizi welfare (l’importo sarà maggiorato del 12%).
Nel caso in cui non venisse effettuata nessuna scelta, il Premio di Risultato verrà effettuato in busta paga.
Il Premio di Risultato, confluito in Welfare potrà essere utilizzato fino al 30 Settembre 2024.

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CCNL Sanità-Personale non medico: sottoscritta l’ipotesi di accordo per la sezione ricercatori

21 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Novità per i ricercatori sanitari del Comparto Sanità

L’ipotesi siglata nei giorni scorsi presso l’Aran, relativa al Personale del comparto Sanità – Sezione ricerca sanitaria ed attività che supportano la ricerca sanitaria del triennio 2019-2021, include più di duemila professionalità impegnate ogni giorno in tale campo, a cui si necessita dare una certezza e valorizzazione professionale. Difatti tale settore viene considerato quasi di nicchia, nonché molto importante non solo per la sua valenza in ambito scientifico, ma anche in ambito sociale ed economico per il nostro Paese.
La sottoscrizione dell’ipotesi costituisce un risultato importante poiché consente agli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico e agli Istituti zooprofilattici sperimentali, di continuare l’attuazione della riforma già prevista dalla Legge di Bilancio per il 2018, e dall’altro di avviare il percorso attuativo del D.Lgs n. 200/2022 che prevede una riduzione dei tempi per l’inquadramento del personale a tempo indeterminato nei ruoli del SSN secondo le modalità predefinite nello stesso decreto.
Sono stati mantenuti i precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, ed altresì introdotti istituti contrattuali come gli incarichi, il collaboratore professionale di ricerca sanitaria ed i differenziali economici di professionalità. Ed inoltre, sono stati adottati alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale quali ad esempio la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione.
Da ultimo, per quel che riguarda il trattamento economico sono state definite per entrambi profili, specifici percorsi di carriera attraverso l’istituto degli incarichi che dà maggior responsabilità al personale nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, comprendendo gli aspetti economico-finanziari. Per il collaboratore professionale di ricerca sanitaria, le fasce economiche sono mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità.
Ed infine, è stata introdotta un’ulteriore innovazione che prevede un limite finanziario per l’erogazione di istituti economici.

 

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Taglio cuneo fiscale dipendenti pubblici: aumenti in busta paga da agosto

21 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Definite le modalità di pagamento ai dipendenti pubblici degli aumenti in busta paga derivanti dall’innalzamento del taglio del cuneo fiscale previsto dal D.L. Lavoro per il periodo compreso tra luglio e dicembre 2023 (Ministero dell’economia e delle finanze, comunicato 20 luglio 2023, n. 120).

Il D.L. n. 48/2023 (c.d. Decreto Lavoro) convertito in Legge il 3 luglio 2023 ha previsto, per il periodo compreso tra luglio e dicembre 2023, l’innalzamento del taglio del cuneo fiscale:

  • fino al 6% per le retribuzioni mensili lorde dei dipendente inferiori a 2.692 euro;

  • fino al 7% per le retribuzioni mensili lorde dei dipendenti inferiori a 1.923 euro.

Riguardo alle modalità di pagamento ai dipendenti pubblici, il MEF ha comunicato che la decontribuzione verrà corrisposta tramite NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio.

Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio verrà erogato con il cedolino di agosto 2023.

 

Tale meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi, fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024.

 

A beneficiare del taglio del cuneo fiscale del 6% saranno circa 860.000  dipendenti pubblici, mentre la platea interessata alla misura del 7% sarà di circa 335.000 dipendenti.

 

 

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CIPL Edilizia Industria – Palermo: definito EVR

21 Luglio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Definito l’Elemento Variabile della Retribuzione per il personale del Comparto Edilizia-Industria di Palermo

Nel corso della riunione tenutasi l’8 giugno scorso, le Parti Sociali, Ance Palermo, Feneal-Uil Tirrenica-Messina-Palermo, Filca-Cisl Palermo-Trapani, Fillea-Cgil Palermo e Cassa Edile, hanno definito l’Elemento Variabile della Retribuzione relativo al Contratto Integrativo Provinciale 2019-2022, previa verifica degli indicatori territoriali che riguardano l’andamento congiunturale del Settore e dei risultati raggiunti in termini di produttività, qualità e competitività nel territorio. Suddetto parametri sono:
– incidenza percentuale dell’EVR: 4% dei minimi attualmente in vigore;
– quarto indicatore che indica il rapporto tra le ore di C.I.G. e le ore denunciate in Cassa Edile;
– incidenza ponderale 25%.
Ritenuti i parametri positivi (numero dei lavoratori iscritti in Cassa Edile; monte salari e ore denunciate in Cassa Edile; rapporto tra le ore di C.I.G. e quelle denunciate in Cassa Edile), le Parti hanno deliberato che, a decorrere dal 1° marzo 2023, l’incidenza dell’EVR viene determinata nella misura del 4% dei minimi in vigore, come indicato nelle tabelle riportate di seguito.

EVR OPERAI 
 Operaio SpecializzatoOperaio QualificatoOperaio Comune Disc. senza alloggio Disc. con alloggio 
Operai 4° livello 3° livello 2° livello1° livello  
Paga base oraria (01.03.2022)7,677,126,415,484,934,38
Aumento orario 0,310,280,260,220,200,18
EVR IMPIEGATI 
Impiegati 7° livello6° livello5° livello4° livello3° livello2° livello1° livello
Stipendio (01.03.2022)1.894,711.705,231.421,021.326,311.231,561.108,41947,36
EVR75,7968,2156,8453,0549,2644,3437,89

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