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ISEE: le novità sulla presentazione della DSU nella Legge di bilancio 2023

5 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

A decorrere dal 1° luglio 2023 diventa prioritaria la modalità di presentazione della DSU da parte dei cittadini attraverso la precompilata, come da modifica introdotta dalla nuova Legge di bilancio (Art. 1, co. 323, Legge n. 197/2022).

La Legge di bilancio 2023, all’articolo 1, comma 323, adotta misure di semplificazione in materia di ISEE, intervenendo con modifiche sull’articolo 10 del D. Lgs. n. 147/2017.

 

Come ben noto, per facilitare il rilascio dell’ISEE, il richiamato decreto ha introdotto la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata, caratterizzata dalla coesistenza di dati autodichiarati da parte del cittadino con dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.

 

La disposizione in oggetto, stabilisce che, fino al 31 dicembre 2022, resta ferma la possibilità di presentare la DSU nella modalità non precompilata. In tal caso, in sede di attestazione dell’ISEE, sono riportate le eventuali omissioni o difformità riscontrate nei dati dichiarati rispetto alle informazioni disponibili nell’Anagrafe tributaria, nel Catasto e negli archivi dell’INPS, nonché le informazioni su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare.

 

A decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino avviene prioritariamente in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria.

 

Con successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti l’INPS, l’Agenzia delle entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, saranno individuate le modalità operative, le ulteriori semplificazioni e le modalità tecniche per consentire al cittadino la gestione della dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica dall’INPS. 

 

Abrogato, invece, il comma 3 dell’articolo 10 del D.Lgs. n. 147/2017contenente norme prescrittive ormai soddisfatte con l’emanazione del D.M. 9 agosto 2019 (fissazione della data a partire dalla quale è possibile accedere alla modalità precompilata di presentazione della DSU; fissazione della data a partire dalla quale è avviata una sperimentazione in materia, anche ai soli fini del rilascio dell’ISEE corrente; determinazione delle componenti della DSU che restano interamente autodichiarate e non precompilate). 

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Fondo Fasda: piani sanitari dedicati ai familiari

5 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

 Anche per l’anno 2023 prevista la possibilità di rinnovare l’iscrizione del nucleo familiare

Il Fondo Fasda, per i dipendenti dei Servizi Ambientali, prevede la possibilità anche per l’anno 2023 di iscrivere i familiari (coniuge, convivente e figli) al Fondo integrativo di Assistenza Sanitaria. 
Sono previsti due piani sanitari:
– il Piano sanitario “Familiari per coniuge, conviventi e figli dai 16 anni compiuti” a un costo individuale di € 450,00;
– il Piano sanitario “Figli da 0 a 16 anni” a un costo individuale di € 150,00.
Si potrà  rinnovare l’iscrizione del nucleo familiare ovvero aderire all’iniziativa accedendo all’Area Riservata del Portale S.I.FASDA e pagare il contributo tramite carta di credito o bonifico bancario dal 19 dicembre 2022 al 31 gennaio 2023. La copertura sanitaria sarà attiva per un periodo di 12 mesi (dal 1°gennaio 2023 al 31 dicembre 2023).
Al Piano sanitario “Familiari” per coniuge, conviventi e figli dai 16 anni compiuti sono state apportate le seguenti modifiche:
– sarà prevista  la franchigia di € 25,00 per ogni singola prestazione relativa a visite specialistiche e accertamenti diagnostici;
– la garanzia trattamenti fisioterapici riguarderà i trattamenti a seguito di “infortunio” (certificato di pronto soccorso);
– per gli interventi in garanzia relativi ai  grandi interventi chirurgici sarà introdotto uno scoperto del 10% in caso di utilizzo di strutture convenzionate o in caso di autorizzazione per provincia scoperta;
– per quanto riguarda l’area chirurgia dell’apparato digerente sarà eliminata la garanzia By-pass intestinali per il trattamento dell’obesità patologica;
– per quanto concerne l’area ortopedia e traumatologia saranno eliminate le garanzie interventi di protesizzazione di spalla, gomito, anca o ginocchio.

 

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CCPL Edilizia – Perugia e Terni: sottoscritti i contratti integrativi

5 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Previste novità economiche e importanti previsioni nel campo della sicurezza e della legalità 

La scorsa settimana nella sede della Cassa edile di Terni sono stati sottoscritti, dalle associazioni datoriali dell’industria, delle cooperative e dell’artigianato Ance Perugia e Ance Terni (le associazioni dei costruttori edili di Confindustria Umbria), Legacoop Produzione e Servizi Umbria, Cna Umbria e Confartigianato Regionale Umbria unitamente alle organizzazioni sindacali dei lavoratori Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, i contratti territoriali locali, che integrano i contratti collettivi nazionali del settore dell’edilizia e che coinvolgono circa 12 mila lavoratori umbri.  
La sottoscrizione dei contratti è arrivata a conclusione di un percorso durato alcuni mesi, nel corso del quale le associazioni datoriali hanno perseguito l’obiettivo di rendere omogenee le previsioni contrattuali, con benefici sia per le imprese che per i lavoratori del territorio regionale. L’incontro tra le parti ha reso possibile la condivisione delle problematiche del settore e per l’analisi dei possibili correttivi da proporre ai decisori pubblici, soprattutto regionali.
Oggetto di contrattazione è stata, in primo luogo, la disciplina di elementi retributivi, quali l’elemento variabile della retribuzione, la malattia, l’anzianità professionale edile, le indennità di mensa, trasferta, vestiario, reperibilità, lavori in galleria e in alta montagna, nonché la previsione di un contributo per il servizio dei Rappresentanti del Lavoratori Territoriali per la Sicurezza – RLST.
Sono state introdotte importanti previsioni nel campo della sicurezza, della legalità, della regolarità del settore e della modernizzazione dello stesso. A tal fine è stato riaffermato il ruolo insostituibile degli Enti Bilaterali del settore nel campo della sicurezza, della formazione e delle prestazioni ai lavoratori ed alle imprese del settore.
È stato istituito, infine, un comitato di indirizzo strategico per lo studio del settore e per cogliere le nuove opportunità, anche alla luce delle ingenti riserve messe a disposizione del Pnrr e della programmazione dei fondi EU.

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Legge di bilancio 2023, le nuove risorse per il Fondo sociale per occupazione e formazione

5 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Rifinanziati, tra l’altro, il completamento dei piani di recupero occupazionale, l’integrazione salariale per i dipendenti del gruppo ILVA e la proroga a tutto il 2023 del trattamento di CIGS (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 30 dicembre 2022).

La manovra finanziaria recentemente approvata stanzia ulteriori risorse per il Fondo sociale per occupazione e formazione (commi da 324 a 329, articolo 1, Legge 197/2022) con un incremento di 250 milioni di euro annui a decorrere dal 2023. Gli interventi riguardano diverse tematiche. Innanzitutto, lo stanziamento di ulteriori risorse per il riconoscimento dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria e di mobilità in deroga in favore dei lavoratori delle imprese operanti in aree di crisi industriale complessa con 70 milioni di euro per l’anno in corso.

Segue l’indennità per il fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio con 30 milioni di euro per il 2023 che assicureranno un’indennità onnicomprensiva, pari a 30 euro per l’anno 2023, per ciascun lavoratore dipendente del settore, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca. Si interviene anche per le misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center con risorse pari a 10 milioni di euro. La misura dell’indennità in oggetto è pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria e può essere richiesta quando la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa sia determinata da una crisi aziendale e il relativo programma contenga un piano di risanamento volto a fronteggiare gli squilibri creatisi.

Vi sono, poi, risorse anche per la proroga dell’integrazione economica del trattamento di integrazione salariale straordinaria in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva per 19 milioni di euro, specificatamente per la parte non coperta, del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria riconosciuta, anche ai fini della formazione professionale per la gestione delle bonifiche. 

Prorogato, infine, il trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale per le imprese che cessano l’attività produttiva con 50 milioni di euro, in deroga ai limiti generali di durata vigenti e qualora ricorrano determinate condizioni, per un periodo massimo di 12 mesi.

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Bonus mobili: la Legge di bilancio 2023 incrementa la misura della detrazione

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Incrementato per il 2023 l’importo della detrazione prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (art.  1, co. 277, L. n. 197/2022).

Il comma 277 della Legge n. 197/2022 (Legge di bilancio 2023) incrementa a 8.000 euro l’importo della detrazione prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, per l’anno 2023, lasciando a 5.000 euro l’importo previsto per l’anno 2024.

Sulla materia, la Legge di bilancio 2022 ha sostituito integralmente il D.L. 4 giugno 2013, n. 63 (art. 16, co. 2), che disciplina le norme sulla detrazione Irpef prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. In particolare, la disposizione prevede che ai contribuenti che fruiscono della detrazione prevista per interventi di ristrutturazione edilizia (art. 16-bis, DPR n. 917/2022) sia altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, volto all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione spetta nella misura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ed è calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per il 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021). La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Per usufruire della detrazione, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Nel caso in cui siano effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o siano iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa è considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è fruito della detrazione.

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CCNL Agricoltura – Operai e florovivaisti: aumenti retributivi contrattuali provinciali

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Previsti aumenti salariali nei rinnovi dei contratti provinciali

I salari contrattuali vigenti nelle singole province alla data del 23 maggio 2022 per ciascun livello professionale stabilito nei rinnovi dei contratti provinciali in applicazione del CCNL 19 giugno 2018, sono incrementati a decorrere dal 1° gennaio 2023 dell’1,2%.
I contratti provinciali non possono inoltre definire, per i livelli di ciascuna area professionale, salari contrattuali inferiori ai minimi di area.
In sede di rinnovo quadriennale, il CCNL definisce gli incrementi da applicarsi ai minimi anzidetti, nonché gli incrementi da applicarsi a tutti i salari definiti dai contratti provinciali all’interno di ciascuna area professionale.
Nelle province in cui, per effetto dei vigenti accordi, i livelli salariali dovessero risultare inferiori a tale minimo, i Contratti provinciali provvedono a definire un programma che, nell’arco di vigenza del Contratto provinciale stesso, porti all’inserimento dei salari entro il minimo di area.
Tale previsione non è applicata nelle province che non hanno rinnovato il contratto provinciale. I minimi salariali di area stabiliti a livello nazionale e comprensivi degli aumenti sopra indicati, sono quelli di cui alle tabelle sottostanti.

Tabella n.1

OPERAI AGRICOLI
Aree professionaliMinimi
Area 11.389,15
Area 21.266,90
Area 3944,62

 

Tabella n. 2

OPERAI FLOROVIVAISTI
Aree professionaliMinimi
Area 18,41
Area 27,71
Area 37,24

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Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli (CISOA): le modifiche agli aspetti contributivi

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

L’INPS riassume le modifiche concernenti gli aspetti di natura contributiva in materia di Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli (CISOA), specificatamente per quanto riguarda i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, alla luce delle disposizioni contenute nella Legge di bilancio 2022 (INPS circolare 4 gennaio 2023, n. 1).

L’articolo 1, commi 191 e 192, della Legge di bilancio 2022, ha ampliato la platea dei destinatari delle integrazioni salariali di cui al Titolo I e al Titolo II del D.Lgs. n. 148/2015, includendovi, per i periodi di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022, i lavoratori subordinati, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i lavoratori con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria e il certificato di specializzazione tecnica e superiore, quelli con contratto di apprendistato professionalizzante e gli apprendisti con contratto di alta formazione e ricerca e i lavoratori a domicilio.

 

In ragione della nuova formulazione degli articoli 1 e 2 del D.Lgs. n. 148/2015, come modificati dalle sopra richiamate disposizioni della Legge di bilancio 2022, i trattamenti CISOA si applicano anche ai lavoratori agricoli assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore di cui all’articolo 43 del D.Lgs. n. 81/2015 (c.d. apprendistato di primo livello) e con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca di cui all’articolo 45 del D.Lgs. n. 81/2015 (c.d. apprendistato di terzo livello).

 

Pertanto, in virtù delle suddette modifiche, l’INPS ricorda che, per il finanziamento dei trattamenti di CISOA, le imprese agricole interessate sono tenute a versare il relativo contributo di finanziamento, pari all’1,50% dell’imponibile contributivo, dal 1° gennaio 2022, anche sulle retribuzioni dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato di primo e terzo livello.

 

Gli obblighi contributivi in argomento sussistono anche in capo alle agenzie di somministrazione nelle ipotesi di somministrazione di lavoratori a imprese inquadrate nel settore agricolo.

 

Nella circolare in commento l’INPS fornisce anche le istruzioni operative per i datori di lavoro che operano con il flusso Uniemens e PosAgri.

 

In particolare, i datori che operano in Uniemens, per il versamento del contributo CISOA, dovuto per le mensilità da gennaio 2022 a dicembre 2022, per il personale apprendista di primo e terzo livello (non professionalizzante), e per gli apprendisti mantenuti in servizio con la qualifica di impiegato, valorizzeranno – all’interno di<DenunciaIndividuale>, <DatiRetributivi>, <AltreADebito>, <CausaleADebito> il valore di nuova istituzione “M038”, avente il significato di “Versamento contributo CISOA anno 2022”; nell’elemento <AltroImponibile> l’imponibile dell’anno 2022 e nell’elemento <ImportoADebito> il contributo da versare nella misura dell’1,50% calcolato sull’imponibile dell’anno 2022.

 

Le predette operazioni dovranno essere effettuate entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione della circolare in oggetto.

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Quota 103 nella Legge di bilancio 2023

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Sarà possibile andare in pensione anticipata con un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 30 dicembre 2022).

Tra le principali novità inserite nel testo della manovra finanziaria  per il 2023 (comma 283) c’è certamente la cosiddetta “Quota 103“, ovvero la possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata con un’età anagrafica di almeno 62 anni e con 41 anni di contributi. La fattispecie in questione si aggiunge, come possibilità alternativa, alle ipotesi in cui, nella disciplina vigente, è riconosciuto il diritto alla pensione anticipata. L’ipotesi è introdotta per i regimi pensionistici relativi ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ovvero, limitatamente alle forme gestite dall’INPS, ai lavoratori autonomi e parasubordinati. Sono invece esclusi dall’applicazione il personale militare delle Forze armate (compreso il personale il personale della Guardia di finanza), il personale delle Forze di polizia a ordinamento civile (compreso il Corpo di polizia penitenziaria), il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il trattamento pensionistico, comunque, non sarà cumulabile, dal primo giorno di decorrenza e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Invece, i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi previsti per la pensione anticipata e decidano di proseguire il rapporto di lavoro beneficeranno del versamento in loro favore della quota di contribuzione previdenziale al loro carico. Le modalità di attuazione di tale bonus saranno disciplinate da un apposito decreto da emanare entro il 31 gennaio 2023 da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. 

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Accordo Ance Piacenza – Sindacati: assegno fino a 350,00 euro contro il caro vita

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Istituito dalla Cassa Edile di Piacenza l’assegno Una Tantum “Assistenza energia 2022” destinato a tutti gli iscritti 

La Cassa Edile di Piacenza ha istituito “Assistenza energia 2022”, un assegno Una Tantum destinato agli iscritti di importo fino a 350,00 euro netti, a seconda delle ore di lavoro denunciate nel corso degli ultimi 2 anni.
L’iniziativa, frutto di un’intesa tra Ance Piacenza e i sindacati Feneal-Uil Parma e Piacenza, Filca-Cisl Parma Piacenza e Fillea-Cgil Piacenza, offrirà un sostegno agli operai, colpiti dal grave rincaro delle bollette e dei beni di prima necessità.
La Cassa Edile provvederà all’erogazione dell’assegno previa identificazione dei beneficiari attraverso la verifica di alcuni requisiti.
Per garantire ulteriori risposte ai lavoratori i Sindacati hanno affermato che sarà necessario firmare nel più breve tempo possibile il rinnovo dei contratti provinciali di secondo livello. 

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CCNL Alimentari – Industria: novità a partire da gennaio 2023

4 Gennaio 2023 da Teleconsul Editore S.p.A.

Nuovi minimi retributivi ed erogazione d’indennità per mancata contrattazione di secondo livello per i lavoratori del settore

Con il mese di gennaio 2023 sono state introdotte importanti novità che interessano tutto il personale impiegato nel settore Alimentare – Industria, come di seguito riportate.

Minimi Retributivi

LivelloMinimo
1A2.477,05
12.153,93
21.777,03
3A1.561,62
31.400,10
41.292,37
51.184,70
61.077,00
6Produzione1.077,00

 

Indennità per mancata contrattazione di secondo livello
Le aziende che non hanno in essere una contrattazione relativa al premio per obiettivi, erogano a partire dal 1° gennaio 2023, a titolo di indennità per mancata contrattazione di secondo livello a favore dei lavoratori dipendenti, gli importi illustrati nella tabella sottostante.

LivelliParametriIndennità
1S23050,37
120043,80
216536,14
3A14531,76
313028,47
412026,28
511024,09
610021,90

Tali importi, erogati per 12 mensilità, non incidono sugli istituti contrattuali e/o di legge, diretti e/o indiretti, dovendo esser intesi in senso omnicomprensivo ed esclusi dal computo del TFR.

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