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CCNL Gomma Industria: con la retribuzione di aprile in arrivo nuovi minimi

2 Aprile 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Stabiliti nuovi minimi retributivi in vigore dal 1° aprile 2025

Le OO.SS. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil insieme alle Parti datoriali Federazione Gomma Plastica e la Confederazione generale dell’industria italiana hanno sottoscritto, in data 26 gennaio 2023, il rinnovo contrattuale per i dipendenti del settore che prevede aumenti contrattuali in vigore dal 1° aprile 2025. Gli importi delle nuove retribuzioni sono indicati nella tabella riportata di seguito. 

LivelloMinimo
Quadro2.423,68
A2.282,03
B2.152,87
C2.124,60
D2.097,90
E2.013,23
F1.961,12
G1.827,54
H1.742,79
I1.566,80

 

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CCNL Metalmeccanici: con lo sciopero del 28 marzo i lavoratori chiedono il rinnovo

1 Aprile 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

I sindacati ed i lavoratori scesi in piazza chiedono la riapertura delle trattative e l’attuazione dei punti espressi in piattaforma

L’ondata di scioperi del settore metalmeccanico ha invaso l’Italia ed ha avuto la sua conclusione nella mobilitazione del 28 marzo. Le OO.SS. Fim, Fiom e Uilm hanno comunicato, con nota stampa del 28 marzo, l’esito positivo del dissenso, lanciando un chiaro messaggio alle Parti datoriali di Federmeccanica e Unionmeccanica: riaprire le trattative e rinnovare i contratti del settore.
Dopo 24 ore complessive in cui i lavoratori hanno incrociato le braccia, a seguito della rottura delle trattative del 12 novembre scorso e dell’interruzione, il 17 marzo scorso, del tavolo contrattuale delle piccole e medie imprese, continua il blocco degli straordinari e della flessibilità in tutti i luoghi di lavoro. L’auspicio è, secondo quanto riportato dai sindacati, che Federmeccanica e Unionmeccanica ripartano con il confronto, partendo dalla piattaforma sindacale, approvata da oltre il 98% delle lavoratrici e dai lavoratori, al fine di concretizzare l’aumento dei salari, stabilizzare i rapporti di lavoro e rafforzare la salute e la sicurezza. 

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Adottata la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025

1 Aprile 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

La novità che ha interessato i codici ATECO a 5 e a 6 cifre è operativa a partire dal 1° aprile 2025 (INPS, circolare 31 marzo 2025, n. 71).

L’INPS ha comunicato l’adozione nei propri sistemi informativi del codice ATECO 2025: la nuova classificazione delle attività economiche sulla quale basare, come criterio non esclusivo, l’inquadramento dei datori di lavoro. Contestualmente, è stata aggiornata la “Procedura Iscrizione e Variazione azienda” e, dal 1° aprile 2025, è possibile assegnare il codice ATECO 2025 alle nuove matricole aziendali richieste dai datori di lavoro in caso di inizio attività con dipendenti.

Quindi, per le nuove iscrizioni con data di inizio dell’attività successiva al 31 marzo 2025, i datori di lavoro devono indicare alternativamente:

– il codice ATECO 2025 rilasciato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA);
– il codice risultante dall’attività di riattribuzione del precedente codice ATECO 2007 effettuata dalla CCIAA.

Per tutte le matricole attive iscritte in data precedente al 1° aprile 2025, l’INPS provvede progressivamente ad assegnare il nuovo codice ATECO 2025, corrispondente all’attività economica esercitata, anche in base all’attività di riattribuzione effettuata dalla CCIAA, eventualmente riallineando eventuali difformità con quanto indicato nella posizione contributiva.

L’INPS precisa, infine, che la nuova versione del “Manuale di classificazione dei datori di lavoro ai fini previdenziali ed assistenziali in base all’articolo 49 della legge 88/1989”, aggiornata alla classificazione delle attività economiche ATECO 2025, verrà resa disponibile successivamente alla pubblicazione della circolare in commento.

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CIPL Edilizia Industria Firenze: siglato l’accordo per la determinazione dell’EVR

1 Aprile 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

L’EVR determinato a livello territoriale è pari al 4% sui minimi in vigore al 1° marzo 2022

Il giorno 27 marzo 2025 presso la sede di Ance Firenze, si sono incontrati Ance Firenze e la Feneal-Uil Firenze, Filca-Cisl Firenze e Fillea-Cgil Firenze a seguito della verifica degli indicatori territoriali, effettuando il raffronto con il triennio 2024//2023/2022 sul triennio 2023/2022/2021. L’andamento di tutti gli indicatori territoriali ha evidenziato un segno positivo.
A seguito degli esiti della verifica in sede territoriale, ai sensi di quanto previsto ed indicato nell’art. 38 CCNL vigente e nel contratto integrativo 22 giugno 2022, l’EVR determinato a livello territoriale, tenuto conto delle specifiche incidenze ponderali in termini percentuali concordate, ovvero 25% per ciascuno di 4 indicatori, è pari al 100% della misura piena convenuta, ovvero del 4% da calcolarsi sui minimi di paga base in vigore al 1° marzo 2022.
Determinata la percentuale a livello territoriale (4%), ogni impresa procederà, come da CCNL vigente e da accordo territoriale 22 giugno 2022, al calcolo dei due parametri aziendali individuati nelle intese confrontando tali parametri dell’ultimo triennio aziendale di riferimento secondo le medesime modalità temporali sopra esposte per il calcolo territoriale (triennio 2024/2023/2022 sul triennio 2023/2022//2021).
Qualora dal confronto dei parametri aziendali dovessero risultare per l’impresa uno o due parametri negativi, la stessa renderà entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo in oggetto un’autodichiarazione sul non raggiungimento di uno o entrambi i parametri aziendali. Gli importi dell’EVR erogabile saranno corrisposti dalle imprese, con le modalità previste dal CCNL e dall’accordo territoriale 22 giugno 2022, con decorrenza dal mese di aprile 2024 per un massimo di 12 mesi.
In merito alla determinazione dell’EVR ed alle relative procedure e modalità, le Parti Sociali hanno richiamato integralmente quanto previsto e concordato nei predetti accordi sindacali nazionale e territoriale. 

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CCNL Chimica Industria: approvata la piattaforma

1 Aprile 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

La richiesta economica dei sindacati è di 305,00 euro complessivi al livello D1

Il 31 marzo è stata approvata da Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec- Uil la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL dell’industria chimica farmaceutica relativamente al triennio 1° luglio 2025 – 30 giugno 2028.
A livello economico, i sindacati hanno richiesto alle associazioni datoriali Federchimica e Farmindustria l’aumento di 305,00 euro complessivi al livello D1.
Dal punto di vista normativo, invece, vi sono richieste in merito ad una maggiore formazione, con l’obiettivo di affrontare nuove sfide oltre alla riduzione dell’orario di lavoro per bilanciare maggiormente lavoro e vita privata.

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CIPL Legno Lapidei Trento: Premio di risultato 2025

31 Marzo 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Siglato il verbale di accordo per l’attuazione del Premio di risultato per l’anno 2025 

Le Parti sociali Associazione Artigiani e Piccole imprese, Confartigianato Trento, Feneal-Uil Trentino, Filca-Cisl Trentino e Fillea-Cgil Trentino hanno stipulato il verbale attuativo dell’Accordo “PdR” per l’anno corrente. 
Difatti, visto l’indicatore relativo alla Redditività che ha registrato nel triennio mobile di cui al PdR per gli anni 2021, 2022, 2023 un indice pari ai 20,38%, le Parti hanno concordato il valore del Premio di Risultato, a far data dal 1° marzo 2025, per i lavoratori dipendenti per le aziende artigiane come di seguito riportato.

LivelloFascia > 18%
Legno LapideoValore mensile 
AS – A1110,00
B2100,00
CS398,00
C495,00
D592,00
E689,00
F786,00

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Giornalisti: arrivano i chiarimenti sui rimborsi spese dei freelance

31 Marzo 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Fornite delucidazioni circa la non rilevanza ai fini IRPEF dei cosiddetti “a piè di lista” alla  luce del D.Lgs. n. 192/2024 (INPGI, comunicato 28 marzo 2025).

A seguito di numerose richieste di chiarimenti, l’INPGI ha fornito chiarimenti sul trattamento previdenziale dei rimborsi spese dei giornalisti freelance, alla luce del D.Lgs 192/2024 che ha cambiato, a partire dal 1° gennaio 2025, il modo in cui tali voci vengono trattate a livello fiscale per i professionisti.

In particolare, la novità riguarda principalmente, per i lavoratori autonomi, la non rilevanza ai fini IRPEF dei rimborsi spese cosiddetti “a piè di lista”, ossia quelli documentati e addebitati direttamente al cliente in fattura per l’esecuzione di un incarico (trasporti, pasti, noleggio attrezzature, ecc.).
Fino al 31 dicembre 2024 queste voci concorrevano a determinare l’ammontare dei compensi, salvo poi essere portate in deduzione dal reddito ai fini del calcolo delle imposte dovute. In altri termini, prima si sommavano e poi si sottraevano dalla base di calcolo del reddito da lavoro autonomo. L’obiettivo principale del legislatore è stato, quindi, quello di semplificare gli adempimenti tributari, estendendo ai rimborsi spese a piè di lista addebitati dai lavoratori autonomi ai committenti il medesimo regime di esenzione dalla base imponibile IRPEF già previsto per i lavoratori dipendenti.

A ogni modo, anche se i rimborsi non rientrano più nel calcolo dell’IRPEF, continuano a essere soggetti a IVA. Questo perché la relativa normativa non è stata modificata: le spese rimborsate non sono considerate “anticipate in nome e per conto del cliente” e vanno fatturate con l’Imposta sul valore aggiunto.

L’aspetto previdenziale

Il nuovo regime fiscale non comporta alcuna modifica sul fronte previdenziale, che rimane, quindi, del tutto invariato. I rimborsi spese in questione, infatti, erano già “neutri” ai fini del calcolo del contributo previdenziale soggettivo (12 o 14% in base al reddito) che – come è noto – si calcola sull’ammontare del reddito assoggettato a IRPEF. Già in precedenza – per effetto del meccanismo di deduzione dal reddito – l’imponibile IRPEF non comprendeva questi rimborsi.
La situazione rimane invariata anche per il calcolo del contributo previdenziale integrativo (4% per l’INPGI) che – in base a quanto stabilito all’articolo 8, comma 3 del D.Lgs. 103/96 – è determinato sul fatturato lordo, che, come detto, continua a comprendere – come in passato – anche le somme oggetto di rimborso analitico delle spese da parte del committente.
I rimborsi spese continueranno, quindi, a essere inclusi nella base di calcolo del contributo integrativo, pari al 4%, dovuto all’ INPGI.
Nel comunicato in commento, l’INPGI evidenzia che per i professionisti in regime forfettario, invece, la questione è più complessa: in questo regime, infatti, non è prevista la dichiarazione dell’IVA. Questo porta a dubbi su come debbano essere trattati i rimborsi spese e su quale sia l’impatto sulle tasse e sui contributi. Per ora, si attende un chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

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CIPL Edilizia Industria Rieti: rinnovato il contratto integrativo e definito l’EVR 2025

31 Marzo 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Rimodulate e confermate alcune indennità e stabiliti gli importi dell’Elemento variabile della retribuzione

In data 10 febbraio 2025, l’Ance Rieti e le OO.SS. regionali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo provinciale per i lavoratori del settore edile e affini. Il contratto decorre dal 1° ottobre 2024. Tra le varie novità introdotte dal rinnovo, si segnalano la rimodulazione e la conferma di alcune indennità, prima tra questa l’indennità di mensa, che viene stabilita secondo la tabella riportata di seguito.

LivelloImporto 1° aprile 2025
Operai (su base oraria per ogni ora di lavoro ordinaria)0,95
Impiegati (su base giornaliera)7,65
Operai calcestruzzo (su base oraria per ogni ora di lavoro ordinaria)1,09
Impiegati calcestruzzo (su base giornaliera)8,79

Per quel che concerne l’indennità di trasporto, in alternativa al rimborso mensile del mezzo pubblico, nel caso in cui raggiungere il posto di lavoro sia difficoltoso con il suddetto trasporto, dal 1° aprile 2025 viene riconosciuta un’indennità oraria di trasporto pari a 0,36 euro; mentre, dal 1° ottobre 2025 la suddetta indennità è pari a 0,37 euro. 
Per i lavoratori che prestano servizio in galleria, questi percepiscono un’indennità pari a 0,60 euro per ogni ora di lavoro prestato. 
L’indennità di reperibilità viene così stabilita:
– 40,00 euro (giornaliere) in giornate non lavorative (sabato, domenica e giorni festivi);
– 30,00 euro (settimanali) in giornate feriali. 
Per coloro i quali prestano servizio a 2mt. al di sotto del piano stradale spetta un’indennità top down pari a 0,50 per ogni ora di lavoro prestato. Per l’indennità di alta montagna, invece, l’importo è pari a:
– 3,32 euro di indennità giornaliera per i lavoratori che prestano servizio in zone situate a quote superiori a 1000 mt s.l.m.;
– 3,87 euro di indennità giornaliera per i lavoratori che prestano servizio in zone situate a quote superiori a 1200 mt s.l.m. 
Per la trasferta, invece, i lavoratori che prestano il proprio servizio oltre i limiti del comune nel quale sono stati assunti riceveranno una diaria calcolata a seconda della distanza dai confini del comune di assunzione. Nella fattispecie:
– 10% se il luogo è situato oltre i 15 km ed entro i 50 km dal luogo abituale di lavoro;
– 15% se il luogo è compreso tra i 51km ed i 100km dal luogo abituale di lavoro;
– 20% se il luogo è compreso oltre i 101 km dal luogo abituale di lavoro. 
Inoltre, per la stesura del manto bituminoso, al lavoratore spetta un’indennità, su base giornaliera di 5,00 euro. Istituito anche il Fondo di Premialità che verrà finanziato con l’1,05% del relativo fondo malattia/infortunio. 
Nel corso dell’incontro è stato determinato anche l’importo dell’Elemento variabile della retribuzione per l’anno 2025, confrontando i trienni 2020,2021 e 2022 con 2021, 2022 e 2023. Riscontrata la positività del parametri presi a riferimento, sono stati definiti i valori con decorrenza dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, nella misura del 4% dei minimi tabellari in vigore al 1° luglio 2023.

Operai
 Operaio ComuneOperaio QualificatoOperaio SpecializzatoOperaio IV livello
1° luglio 20235,716,687,427,99
EVR39,4946,2151,3455,29
Impiegati
 1° livello2° livello3° livello4° livello5° livello6° livello7° livello
1° luglio 2023987,361.155,211.283,561.382,311.481,021.777,231.974,71
EVR39,4946,2151,3455,2959,2471,0978,99

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Fondo Easi: anche per l’anno 2025 possibile l’adesione alla polizza familiari dei dipendenti

28 Marzo 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Possono essere esclusi dall’iscrizione al Fondo i familiari già coperti da altro Fondo di Assistenza sanitaria integrativa

Il Fondo Easi, Ente di Assistenza Sanitaria Integrativa per i dipendenti dei CED, ICT, Professioni Digitali e STP, ha informato che, anche per il 2025, grazie alla collaborazione con la Compagnia UniSalute, il dipendente avrà la possibilità di estendere la copertura sanitaria in favore dei propri familiari. Il costo dell’estensione della polizza sarà a carico del dipendente. La quota annuale è di:
– 156,00 euro per il coniuge o convivente more uxorio;
– 120,00 euro per ciascun figlio.
L’Ente precisa che sono considerati familiari del lavoratore iscritto:
– coniuge;
– convivente more uxorio;
– figli conviventi fiscalmente e non fiscalmente a carico.
L’attestazione del nucleo familiare è comprovata dal certificato di stato di famiglia ovvero da una semplice autocertificazione. Possono essere esclusi dall’iscrizione al Fondo i familiari già coperti da altro Fondo/Ente di Assistenza sanitaria integrativa. 

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CCNL Dirigenti Piccola Industria: siglato il verbale di accordo

28 Marzo 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Rideterminato il minimo contrattuale mensile con decorrenza dal 1° gennaio 2025 

Il 25 marzo 2025 è stato siglato, tra Confapi e Federmanager, l’accordo di rinnovo del contratto di settore per i dirigenti e per i quadri superiori delle piccole e medie aziende produttrici di beni e servizi che avrà scadenza il 31 dicembre 2027.
Con tale accordo, vengono stabiliti i nuovi minimi retributivi mensili di base:
– per i dirigenti, 5.773,79 euro con decorrenza dal 1° gennaio 2025 e 6.081,48 euro a decorrere dal 1° gennaio 2026;
– per i quadri superiori, 3.846,15 euro con decorrenza dal 1° gennaio 2025 e 4.000,00 euro a decorrere dal 1° gennaio 2026.
Inoltre, è stato stabilito che il minimo contrattuale per i dirigenti fino a 43 anni di età, neoassunti o promossi a tale qualifica nel corso del presente contratto, per il 2025 sarà pari a 4.540,80 e per il 2026 a 4.783,75 euro. I medesimi importi sono previsti, in via sperimentale e per la durata del vigente CCNL, per i dirigenti disoccupati o inoccupati da più di 6 mesi. Invece, per i quadri superiori disoccupati ovvero inoccupati da più di 6 mesi, il minimo contrattuale per il 2025 sarà pari a 2.978,72 euro e per il 2026 a 3.097,87 euro.
Gli aumenti previsti per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2025 sono erogati con la busta paga di aprile 2025. 
A decorrere dal 1° aprile 2025, l’importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili dovute a seguito di trasferte e missioni viene stabilito nell’importo di 100,00 euro per i dirigenti e 65,00 euro, per i quadri superiori, per periodi non inferiori a 12 ore e non superiori a due settimane.
Con riferimento al congedo parentale, l’indennità pari all’80% della retribuzione previsto nel caso di fruizione del permesso fino al sesto anno di vita del bambino, per il primo mese di congedo, è integrata fino al 100% della retribuzione. 
Infine, con l’accordo in esame, sono state apportate modifiche in tema di:
– periodo di conservazione a seguito di interruzione del servizio dovuta a malattia o infortunio non dipendente da causa in servizio, per cui l’azienda conserverà il posto al dirigente non in prova per un periodo di 12 mesi (corrispondendogli l’intera retribuzione); tale periodo verrà elevato a 18 mesi in caso di patologie oncologiche;
– trasferimento del dirigente, che non potrà essere disposto nei confronti del dirigente che abbia compiuto il 55° anno e del dirigente con figli a carico con una disabilità riconosciuta. Per i dirigenti con figli minori di età, il trasferimento non può essere disposto nei confronti di chi abbia compiuto il 50° anno;
– previdenza complementare, prevedendo una contribuzione a carico dell’impresa pari al 5% della retribuzione globale lorda percepita da ciascun dirigente in servizio, da applicarsi fino al limite di 190.000,00 euro annui che non può risultare inferiore a 6.000 euro. 
Infine, i termini di preavviso per la risoluzione del contratto a tempo indeterminato sono stati modificati come segue:
– 7 mesi se il dirigente ha una anzianità di servizio fino 6 anni compiuti;
– 9 mesi se il dirigente ha una anzianità di servizio oltre i 6 anni e fino a 10 anni compiuti;
– 10 mesi se il dirigente ha una anzianità di servizio oltre i 10 anni e fino a 12 anni compiuti;
– 12 mesi oltre i 12 anni di anzianità di servizio. 
In considerazione del fatto che tale accordo decorre dal 1° gennaio 2025, le Parti hanno concordato di erogare, a copertura dell’anno 2024, un importo a titolo di Una Tantum che verrà erogato in due tranches di pari importo con la retribuzione del mese di aprile 2025 e di giugno 2025:
– nella misura pari a 3.000,00 euro ai dirigenti inquadrati come tali almeno dal 1° gennaio 2024 e che abbiano fruito di una R.A.L. fino a 95.000,00 euro;
– nella misura pari a 2.000,00 euro ai quadri superiori inquadrati come tali almeno dal 1° gennaio 2024 e che abbiano fruito di una R.A.L. fino a 65.000,00 euro

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